Lo spettacolo ci trasporta nei favolosi anni Sessanta, dove tutto era embrionale: l’Italia repubblicana giovanissima, sospinta dal boom economico e consapevole che da fare c’era ancora praticamente tutto.
Un giallo squarcia il cielo in tre giorni di luna calante, in una periferia fatta da ville di signori e persone che contano. E’ come se fosse la prima di tante storie che poi si ripeteranno.
Un giallo/comedy in cui non possono mancare un cadavere e un maggiordomo… i colpi di scena e il finale a sorpresa.
Scritto da MARCO GIAVATTO
Progetto grafico STEFANO CHIANUCCI