Castiglion Fibocchi, il caratteristico Borgo medievale sorge sulle ultime propaggini del massiccio del Pratomagno che degradano verso la piana di Arezzo. Conosciuto per la bellezza paesaggistica è famoso anche per il suo Carnevale dal sapore veneziano.
Il paese, arroccato su di una collina, anche quest’anno ospita il Carnevale nelle piazzette e nei vicoli del centro storico. Nel mese di febbraio, l’atmosfera barocca lo circonda e una piccola Venezia ci attende.
Da quasi trent’anni, gli abitanti artigiani del Borgo e le sapienti e abili sarte si impegnano a realizzare i sontuosi costumi dei teatranti con stoffe di seta e raso, cristalli e piume colorate. Opere d’arte uniche cucite a mano di stile barocco che riecheggiano Venezia. Una comunità che ci racconta la storia secolare di questo luogo ameno e che ci aiuta a scoprire ogni anno delle novità. Un mondo antico in un angolo della Toscana, da tutelare. Presente all’inaugurazione di domenica 16 febbraio il sindaco Marco Ermini che ha sottolineato la magia del Carnevale dei Figli di Bocco. Ermini, ha parlato con entusiasmo del corteo storico che sfila ogni anno lungo le vie, ha ringraziato tutti i volontari che ogni anno durante il tempo libero si riuniscono per realizzare qualcosa di originale da dedicare con amore e dedizione al proprio paese.
Chi erano i figli di Bocco? Ma soprattutto: chi era Bocco? Ottaviano Pazzi, detto appunto “Bocco” per il suo aspetto un po’ deforme, era l’antico reggente di questo castello. Ai suoi figli lasciò in eredità l’intera gestione del villaggio, ma anche l’onere di dare il nome a questi tradizionali festeggiamenti. È quasi certo che questa ricorrenza abbia attraversato i secoli: pare che già intorno all’anno Mille da queste parti ci si divertisse con giornate di carnevale molto particolari e rinomate in tutto il circondario.
Dai documenti storici dell’Associazione Carnevale dei Figli di Bocco APS, leggiamo che la manifestazione era già attestata dal XII secolo, infatti nel febbraio del 1113 Berta di Ardimanno dovendo andare in sposa al nobile del Valdarno Guglielmo di Bernardino, dovette rimandare la data delle nozze in quanto nel “Castello de filiis Bocchi” si festeggiava il carnevale con grandi libagioni prima dell’inizio della Quaresima. Oggi, ogni anno oltre duecento figuranti sfilano con magnifici abiti, con il volto celato da maschere colorate ed eleganti che raccontano i vari personaggi. Il posto d’onore è rivestito da Re Bacco, che domina incontrastato e che è l’anima della festa, ma lo seguono regine, principesse, fate, dame del settecento dagli sguardi misteriosi. Questo corteo dal sapore veneziano è accompagnato, oltre che dalla fantasia degli organizzatori e dall’entusiasmo dei visitatori, da tante iniziative collaterali che arricchiscono l’evento: tra le strade di Castiglion Fibocchi si muovono cantastorie, si animano molti spettacoli e concerti, al termine, giunge l’atteso momento che premia la maschera più bella.
Queste il programma dell’edizione 2025 / Il Giubileo di Re Bocco – Dedicato al Giubileo:
· 16 febbraio dalle 10.30 – eventi e iniziative (musica, spettacoli circensi, concorso “Vota la Maschera Regina”) in particolare ore 12 – Rievocazione Storica del Matrimonio di Berta di Ardimanno e Guglielmo di Bernardino (anno 1113) ore 14.30 – Il solenne viaggio alla scoperta delle maestose creazioni in maschera dedicate al Giubileo 2025
· 23 febbraio dalle 10.30 – eventi e iniziative (musica, spettacoli circensi, investitura della Maschera Regina, sbandieratori) in particolare ore 14.30 – Il solenne viaggio alla scoperta delle maestose creazioni in maschera dedicate al Giubileo.
Castiglion Fibocchi si gira a piedi, quando arriviamo tra le sue case antiche, camminiamo con occhi rapiti e diamo vita ai nostri sogni, ci sentiamo incerti, non sappiamo per un attimo se ci troviamo a Venezia o da qualche altra parte. Forse, è solo un magnifico incantesimo.
Laura privileggi
