L’Argante 186 One Direction: Il lascito di un mito.

Quando si è adolescenti, soprattutto ragazze, si tende ad avere un idolo. Un attore, un cantante, qualcuno la cui sola visione, cui la sola voce ci faccia sentire meglio. Si tende a riempire la cameretta delle sue foto; se è un cantante si comprano tutti i dischi, se è un attore si guardano tutti i film o le serie tv dove è presente. È una persona che, seppur non fisicamente accanto a noi, ci accompagna. E anche quando cresci, rimane una “Presenza”, un ricordo felice che ti fa sorricere quando ricapita sott’occhio. Ammettiamolo, è un po’ come il peluche preferito di quando si è bambini, quando lo si rivede da grandi, ha sempre un posto speciale nei nostri ricordi.

Ho ventiquattro anni, e da ragazza che ha iniziato la sua adolescenza col fenomeno “One Direction”, non posso non dedicare questo mio primo articolo alla morte di Liam Payne, avvenuta lo scorso 16 ottobre. Non ne ero una fan scatenata e non era il mio idolo, ma la sua morte, così come per numerosissimi fans, ha riportato alla mente tanti ricordi di gioventù.

Non sarà un articolo per discutere dei motivi della morte di Liam, lungi da me… Non sono una detective o una giornalista, e forse la verità non si saprà mai… Questo articolo si concentrerà su quello che è stato ed è il fenomeno “One Direction”, e di come la morte di Liam abbia sconvolto i fans, dimostrando che questi cinque ragazzi vivono ancora nel cuore di tante persone.

Uniti da X-factor dopo essersi presentati singolarmente, Louis, Zayn, Liam, Harry e Niall sono stati i componenti di questa band fondata nel 2010 e che fino al 2016 è stata sulla cresta dell’onda… 5 album, 4 tour mondiali, oltre 50 milioni di dischi venduti tra album e singoli. 24,3 milioni di followers su “Instagram”, 29.6 milioni su “X”. Vincitori di numerosi premi come 3 Kids’ Choice Awards, 3 MTV Europe Music Awards e 1 MTV Video Music Awards nel 2013.

Il loro improvviso quanto inaspettato successo li ha resi amati non solo dai ragazzi. Numerose sono state anche le loro esibizioni a eventi importanti come la serata di chiusura delle Olimpiadi di Londra del 2012, Festival di Sanremo del medesimo anno, la finale di X-Factor Italia nel 2013 o ancora l’esibizione alla Royal Variety Perfomance davanti alla Regina Elisabetta.

Nel 2013 uscì il primo film sulla band “One Direction: This Is Us” diretto da Morgan Spurlock che registrò un ottimo successo ottenendo  incassi a livello mondiale per oltre sessanta milioni di dollari. Successsivamente nel 2014 Paul Dugdaler realizzò, “One Direction: Where We Are – The Concert Film” di  utilizzando le immagini degli shows che si erano svolti il 28 e 29 giugno 2014 allo Stadio San Siro di Milano e le interviste ai cinque cantanti.

Sono stati anni che hanno segnato l’adolescenza di tanti; forse i ragazzi e le ragazze che allora, come me, avevano tra i 12 e i 15 anni e si collocavano tra i/le “Directioners” si ricorderanno il confronto continuo su quale fosse il membro della band preferito, i poster attaccati in camera, la speranza di un concerto in Italia per vedere dal vivo i propri idoli. I più adulti, magari genitori, d’altro canto ricorderanno lo stress dei figli per comprare un biglietto, un disco o un giornalino con dentro un poster… E un gran mal di testa per la musica a tutto volume in casa.

Con l’abbandono di Zayn nel 2015, però, la paura che prima o poi il “Sogno One Directon” si sarebbe concluso, iniziò a preoccupare molti fans. Per un anno gli altri 4 componenti portarono avanti il gruppo, ma nel 2016 avvenne lo scioglimento definitivo per la prosecuzione delle carriere soliste anche di Liam, Niall, Harry e Louis.

Nel 2020, per celebrare il decimo anniversario della band, venne creato un sito web interamente dedicato con video story relative alla loro carriera, playlist interattive e attivazioni su tutte le piattaforme digitali. Un evento che portò ancora più viva nei fans la speranza di rivedere insieme la band; in effetti, nonostante lo scioglimento del gruppo, i fans hanno continuato a seguire gli ex membri sostenendoli nelle loro nuove carriere, mantenendo sempre viva la speranza di una futura Réunion.

L’inaspettata scomparsa di Liam ha dimostrato come il fenomeno “One Direction” sia tutt’altro che finito. Louis, Harry, Zayn e Niall, così come numerosi cantanti, attori e personaggi dello spettacolo, hanno pubblicato parole di sconforto per questa prematura perdita. I fans hanno organizzato raduni in tutto il mondo per piangere insieme il loro idolo. Buenos Aires, New York, Parigi, Londra, Napoli, Roma, Urbino sono solo poche delle tante città dove si sono tenuti tali raduni… Città dove numerosi fans si sono riuniti nel ricordo dell’artista scomparso per diffondere e cantare insieme i brani della boyband e dell’album solista, condividendo un pensiero, un ricordo o semplicemente stando in silenzio nel dolore.

Solo pochi giorni dopo la morte di Liam, Spotify ha registrato un boom di ascolti per la band con 57,5 milioni di stream. Il brano Night Changes è arrivato al 6° posto nelle classifiche mondiali, un omaggio da parte dei fan che hanno sentito il bisogno di ascoltare le “vecchie” canzoni nel ricordo e nel rimpianto di una parte della loro adolescenza. Questo dimostra che gli One Direction non sono stati una semplice meteora, ma una band che ha rivoluzionato la musica contemporanea. Cinque ragazzi che sono rimasti nel cuore di molti anche a distanza di anni.

Claudia Bugianelli

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