L’Argante 184 Rock e Misticismo: Mahavishnu John McLaughlin (PART ONE)

 Gli Esordi

John McLaughlin, inglese, classe 1942, è considerato ancora oggi uno dei più grandi chitarristi viventi. John inizia a suonare e studiare la chitarra precocemente. Si affaccia alla scena musicale londinese negli anni ’60 sviluppando il suo interesse per il jazz.  Il suo primo album Extrapolation viene pubblicato a gennaio 1969. Le dieci tracce del disco – tutte a firma dello stesso McLaughlin – si susseguono l’una all’altra quasi senza soluzione di continuità, in un flusso sonoro ben sostenuto da Tony Oxley alla batteria, da Brian Odgers al contrabbasso e dal giovane sassofonista John Surman  già sorprendentemente maturo. I due lati dell’album suonano quasi come i movimenti di due lunghe suite dove i brani si incastrano e si sostengono l’uno sull’altro. Il disco arriva negli Stati Uniti alle orecchie di Miles Davis che lo invita a collaborare con lui.

A New York, attraverso Mitch Mitchell, McLaughlin ha occasione di conoscere Jimi Hendrix; nonostante gli stili musicali, la cultura, e l’approccio stesso allo strumento dei due fossero completamente differenti, riescono ad entrare in sintonia e provano anche una collaborazione musicale della quale però non è rimasta alcuna testimonianza registrata.

La svolta mistica

Nel 1970  McLaughlin, assieme al batterista della Band of Gypsies di Hendrix, Buddy Miles, al tastierista  Larry Young ed al bassista Billy Rich, incide  Devotion, un album di rock strumentale particolarmente duro per quel periodo, e che lo allontana dal jazz  – stile be-bop – del primo album. Il titolo sembra quasi anticipare quella che sarà la svolta “mistica” di John Mc Laughlin di quegli anni nata dall’incontro con l’uomo che cambierà la sua vita radicalmente, il guru indiano Sri Chinmoy Ghose, filosofo, poeta ed artista indiano e, soprattutto, maestro spirituale.  Sri Chinmoy, rifacendosi ad alcune tradizioni hindu, praticava e diffondeva in Occidente la meditazione, la recitazione di mantra, la preghiera e la pratica sportiva anche estrema quali vie personali per aspirare all’illuminazione, intesa come realizzazione in Dio. John, dopo un periodo di dubbi e prove, decide di seguirlo, diventando membro della sua comunità, cambiando nome (d’ora in poi si chiamerà Mahavishnu, e sua moglie Eve, Mahalakshmi), e adottando tutte le regole di vita dettate dal Maestro.

 La dimensione spirituale da quel momento in poi avrà una presenza importante negli immediati lavori ed esperienze musicali. My Goal’s Beyond, pubblicato poco dopo l’incontro, è dedicato proprio a Sri Chinmoy che compare anche nella copertina dell’album. I due lunghi pezzi del lato A dell’album, Peace One e Peace two,  sono caratterizzati da ritmi indiani con la presenza di tabla e sitar (suonato dalla moglie Mahalakshmi), dalla chitarra acustica che fa da padrona in tutto l’album, e dalle ritmiche di Billy Cobham alla batteria e Ayrto Moreira alle percussioni. Al violino troviamo Jerry Goodman che assieme a Billy Cobham farà parte di lì a poco della Mahavishnu Orchestra. Nel lato B dell’album McLaughlin suona da solo, sovra incidendo la sua chitarra acustica in tutti i brani, dimostrando la sua eccezionale eccezionale capacità di sfruttare lo strumento, come nel classico Goodbye pork-pie hat di Charly Mingus. 

La Mahavisnu Orchestra

Ma John percepisce la sua musica come ancora incompleta e con la benedizione di Miles Davis e Sri Chimnoy forma  una propria band: nasce così la prima formazione della Mahavishnu Orchestra (Billy Cobham, batteria; Jerry Goodman, violino; Jan Hammer, tastiere; Rick Laird, basso; John McLaughlin, chitarra). E’ un periodo in cui tutti i musicisti sono alla ricerca di nuove sonorità, di nuovi orizzonti, e nella potenza dirompente della spettacolarità delle esibizioni si cerca un sottile ma profondo cammino verso una sorta di “Nirvana” interiore. Passate le battaglie politiche che avevano caratterizzato la musica del decennio precedente nasce l’interesse per la spiritualità e la meditazione, e i canti di “pace e libertà” vengono sostituiti con liriche e suoni meditativi. I sottili confini che separano i diversi generi musicali, così marcati in passato, vengono spesso oltrepassati dai musicisti che si muovono più liberamente sui nuovi terreni musicali. Questa libertà consente a McLaughlin di creare un gruppo esplorando indifferentemente ogni area musicale o geografica: Rick Laird proviene dal pop inglese, Jerry Goodman dal rock e country-rock americano, Billy Cobham proviene dal Rhythm’n’Blues e dal jazz, Jan Hammer proviene dalla scena improvvisativa cecoslovacca. 

The Inner Mounting Flame

 È il 1972 quando viene pubblicato The Inner Mounting Flame  primo album della Mahavishnu Orchestra, accolto entusiasticamente sia dalla critica che dal pubblico. Tecnicamente ineccepibile, il sound che i cinque virtuosi creano presenta una potenza ed una tensione emotiva difficilmente raggiungibili: a trascinanti rincorse ed accelerazioni, si susseguono temi lenti e profondi, agli effetti elettrici e distorti si sostituiscono anche strumenti acustici, in una sorta di viaggio mistico nell’universo del suono.
La presenza di un violino elettrico, spesso suonato utilizzando un pedale wha, crea costantemente un dialogo di chiamata e risposta con la chitarra elettrica, cineticamente sostenuto e stimolato dal virtuosismo di Cobham. Si ascoltino ad esempio Vital Transformation  con un introduzione di batteria velocissima che altro non è che la struttura ritmica della prima parte del brano o The Dance of Maya dove i due temi apparentemente  diversi del brano si fondono insieme nella sua conclusione; o ancora il sognante e meditativo You Know You Know

 

Bird of fire

Dopo solo un anno viene pubblicato il secondo disco della band Birds of Fire considerato dalla maggior parte della critica l’opera migliore del gruppo. La formazione è la stessa, e l’impatto sonoro che riesce a creare adesso è certamente migliore che in passato: ad una struttura più solida, si appoggiano riff più ricercati, suoni più raffinati e il panorama a cui si ispirano è più vario. Ne sono un esempio i brani Thousand Island Park dove la chitarra acustica di McLaughlin dialoga con il piano ed il violino sorretti esclusivamente dal basso, o  la  mistica Sanctuary dove pacatamente violino e chitarra dettano la melodia inziale del brano per aprirsi poi alle tastiere. Ma il brano migliore sembra essere Open Counry Joy dove la band riesce ad esprimersi ai massimi livelli di espressione passando da un tema quasi bucolico ad un repentino rincorrersi di chitarra, testiera e violino sorretti dalla solita splendida ritmica di Billy Cobham

I musicisti della Mahavishnu  Orchestra ricercano  il dialogo tra gli strumenti seguendo la tipica corrente jazzistica e McLaughlin sembra richiedere ai suoi musicisti di ritagliarsi  propri momenti di espressione; al contempo la scelta dei suoni e degli arrangiamenti sono spesso lontani dal jazz, e diventeranno la cifra stilistica della Mahavishnu Orchestra  che influenzerà con il passare degli anni alri gruppi jazz-rock o fusion sino ad arrivare al progressive metal dei Dream Theatre.

 

Gianfranco Politi

 

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