PANDEMONIO, Non adatto alle vostre menti – IGM+

Dopo le fatiche dedicate all’EstateFiorentina’24 e la messa in scena del nostro ultimo spettacolo Morte Accidentale di un Anarchico, insieme a Stefano Chianucci abbiamo deciso di dedicarci un po’ al sito e al nuovo canale youtube.

Per accedere al canale basterà cliccare la scritta in rosso (youtube) ma andiamo per ordine. Abbiamo pensato per voi ad un nuovo mini-appuntamento: 

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Sul canale potete trovare tanti contenuti in chiaro che nel corso di questi otto anni di attività dell’associazione IGeneticamenteMortificati abbiamo creato con passione e divertimento. Quello che non potrete vedere sempre sono i nostri spettacoli, ma se state leggendo queste righe potreste essere fortunati, poichè per un breve lasso di tempo (7 giorni) apriremo la visione dei nostri spettacoli che negli anni abbiamo avuto modo di portare in scena.

Questa settimana vi proponiamo Pandemonio, Non adatto alle vostre menti uno spettacolo del 2017, il primo corale della nostra compagnia.

Il progetto grafico della COPERTINA\LOCANDINA è stato realizzato da Stefano Chianucci
Piccola GENESI degli IGMortificati

La verità è che ai tempi di Pandemonio la compagnia IGeneticamenteMortificati non esisteva ancora, io e Serena Politi che poi è diventata mia moglie, ci conoscevamo da circa un anno e la sua compagnia fondata qualche anno prima prendeva il nome di Esserrè.

Nicola, Romina, Benedetta sono infatti fondatori e attori della compagnia appena citata, così come Serena e anche Stefano ha spesso contributo alle produzioni. Compagnia che si è poi sciolta ma che ha messo in scena diversi spettacoli prima del 2016 incontrando anche produzioni importanti come quelle realizzate insieme al Fondazione Teatro della Toscana (Teatro della Pergola). Io invece venivo dal mio primo spettacolo da solista Precipevolissimevolmente (che potete trovare sul sito basta cliccare sul nome).

Lo Spettacolo – Teatro di Cestello, Firenze Marzo 2017

Prima di tutto come al solito il titolo. Molti di quelli che sono poi riusciti a fare questo mestiere e hanno avuto lunghe carriere alle spalle parlano spesso dell’importanza del titolo, trovato il titolo tutta la storia scorre da sè. Sono abbastanza d’accordo, io aggiungo anche il finale. Molto spesso non ho finito di scrivere spettacoli perchè non avevano un finale che mi facesse poi mettere nero su bianco il resto della storia. Altre volte è bastato avere titolo e finale per chiarirmi tutto il resto. In questo caso io lo spettacolo l’avevo intitolato: NON ADATTO ALLE VOSTRE MENTI. Mi sono sempre piaciuti i titoli lunghi alla Wertmüller. Ora appare come un sottotitolo, ma sia io che Serena siamo d’accordo sul fatto che se mai tornasse in scena, il vero titolo è proprio quello appena citato. In quel momento ci sembrò che passasse come una provocazione, in realtà è la frase che i protagonisti si ripetono tra loro e che ripetono ad un pubblico immaginario che però e anche reale in sala, li davanti a loro.

Quattro attori di fama nazionale, ognuno per motivi diversi si ritrovano ingaggiati ad uno spettacolo che è già sold-out, solo per la loro presenza. In un grande Teatro Nazionale di una qualsiasi città. Il problema è che non c’è lo spettacolo. Non c’è un’idea, sono troppo diversi tra loro: l’attore politicamente impegnato (per finta), il comico (che non fa ridere), l’ex concorrente dei reality che però ha deciso di fare l’attrice (dopo qualche calendario), la diva sempre attenta alla classifica delle attrici più apprezzate (farebbe di tutto per scalarla). Ognuno di loro attira un certo tipo di pubblico e attira una diverso tipo di stampa (ecco la presenza di quattro giornaliste diverse interpretate dalla stessa attrice). Gli attori diventano ostaggio di loro stessi, della loro inconcludenza artistica e umana. Riducono il palcoscenico in una sorta di discarica, producono spazzatura e il pubblico non riesce a smettere di acquistare biglietti. Lo spettacolo non finirà mai di andare in scena, i produttori avidi e anche gli attori, vorrebbero tanto chiudere la parentesi di eterno caos (pandemonio) che si è generata nelle loro vite, ma non ne hanno la forza e il coraggio. Così ancora ora da qualche parte, migliaia di biglietti si vendono per vedere il nulla e i nostri quattro attori rappresentano ogni sera il nulla è un cortocircuito eterno che nessuno potrà mai interrompere. Perchè l’ho scritto? Vi rispondo così:

Giù dalla torreButterei tutti quanti gli artistiPerché le trombe del giudizio suonerannoPer tutti quelli che credono in quello che fanno

F.Battiato – La Torre

Se siete arrivati fino a qui… bravi! Ora vi lascio alla visione…ah dimenticavo iscrivetevi al nuovo canale, basta un click. Alla prossima settimana.

Marco Giavatto

LO SPETTACOLO SARA’ VISIBILE per altri 2 giorni.

 

 

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