Presso il Teatro della Limonaia (Sesto Fiorentino), nell’ambito di INTERCITY WINTER 2024, si è tenuto sabato 9 marzo 2024 “TONDELLI READING”, il secondo happening dedicato allo scrittore e giornalista Pier Vittorio Tondelli (Correggio 1955, 1991), morto all’età di soli trentasei anni e che può essere considerato uno dei massimi esponenti dell’anima della propria generazione.
L’evento, organizzato da Bruno Casini e dai Cricket’s Lullaby, concomitante con la terza edizione rivista e ampliata del libro “Tondelli e la musica, colonne sonore per gli anni ‘80” (a cura di Bruno Casini per Interno4 edizioni), ha visto il susseguirsi di letture, da parte di una serie di esponenti culturali provenienti da vari settori, di brani provenienti da libri di Tondelli.
Pier Vittorio Tondelli è conosciuto per i suoi romanzi “Altri libertini” (Feltrinelli, Milano 1980), “Pao Pao” (Feltrinelli, Milano 1982), “Rimini” (Bompiani, Milano 1985), “Camere separate” (Bompiani, Milano 1989), ma anche per il saggio “Un weekend postmoderno. Cronache dagli anni ottanta” (Bompiani, Milano, 1990) ed è stato lo scrittore moderno che ci ha fatto capire, attraverso la sua scrittura, che la musica è la colonna sonora della nostra vita, tanto nei momenti felici, quanto in quelli tristi o difficili.
Nelle opere di Tondelli i temi esistenziali trattati sono molti e vari, come in “Camere separate” dove si narra il tema del distacco, della solitudine esistenziale bilanciata dagli incontri diluiti nel tempo, dell’amore malinconico vissuto consentendo ai protagonisti di ritirarsi nel proprio mondo interiore, o come in “Altri libertini” dove si descrivono, in un viaggio introspettivo, sogni, slanci emotivi, dolori ed errori dei giovani degli anni ’70 o infine in “Weekend postmoderno” dove, esplorando le tendenze letterarie e artistiche degli anni ottanta in Italia, la musica emerge come elemento indispensabile per la condizione umana e sociale.
Egualmente durante il “TONDELLI READING” i brani letti hanno portato all’attenzione del pubblico molti degli argomenti cari a Tondelli, suscitando riflessioni e applausi: il concetto di individualità e di come i rapporti sentimentali dovrebbero essere intrattenuti alla luce di questo concetto, ma anche la visione di una libertà mai scontata, tanto nel vivere quanto nel morire. Alcune delle letture hanno fatto emergere lo sperimentalismo didattico di Tondelli, una sorta di imitazione del parlato capace di far trasparire l’urgenza dello scrivere ma anche l’inquietudine dialettica dello scrittore.
Hanno dato voce a Tondelli: Annamaria Ricci e Silvia Orlandi, Sara Modesti (Cricket’s Lullaby), Nicola Vannini (Soul Hunters), Vincenzo Striano (Hottanta Remix), Stefano Magnaschi (Cricket’s Lullaby), Luca Locati Luciani (Centro Documentazione Aldo Mieli Carrara), Michele Rossi (Gabinetto Vieusseux), Dorothea Bruno, Andrea Sbandati (Hottanta Remix), Dimitri Milopulos (regista), Cesare Pergola (artista e regista), Antonella De Pascale (artista), Barbara Pignotti (attrice), Valerio Aiolli (scrittore), Bruno Casini (scrittore), Andrea Rega (attore), Giovanni Bogani (critico cinematografico e scrittore), Fabio Capanni (musicista).
A confermare l’importanza della musica nelle opere di Tondelli la seconda parte dell’evento, in collaborazione con Music Pool e Hottanta Remix, ha visto appunto esibirsi i Crickets’ Lullaby, Sara Modesti (voce), Stefano Magnaschi (basso), Giacomo Aloigi (piano e synth), accompagnati da Tommaso Damianou (chitarre) per omaggiare lo scrittore, oltre che con alcune letture, con l’esecuzione di brani di artisti da lui stesso amati, fra cui un set interamente dedicato a Brian Eno, musica amata da Tondelli, con pezzi scelti da due degli album più significativi e influenti per tutta la musica d’avanguardia degli anni Settanta e Ottanta: “Another Green World” e “Before and after science“.
Una serata da ricordare, a lungo, e da meditare altrettanto a lungo in attesa del prossimo anno.
Sergio Bedessi