Lo scorso dicembre (2020) finiva un anno difficile, con la consapevolezza che la pandemia e forse anche un nuovo lockdown avrebbero purtroppo caratterizzato anche il nascente 2021.
Il Comune di Firenze realizzò un bando di concorso per la realizzazione di progetti video (L’inverno fiorentino) che avessero come tematica principale l’isolamento vissuto da tutto nei mesi precedenti. Con la nostra compagnia I geneticamente mortificati, decidemmo così di partecipare e vinto il bando, di realizzare due cortometraggi nel mese di dicembre e che uscirono per la fine dell’anno, proprio il 31 dicembre 2020, a chiusura di questo anno così strano e difficile.
Fu una grande occasione per noi. Prima di tutto di riflettere su quanto stava accadendo attraverso la realizzazione e produzione di un’opera artistica.
Ma anche e soprattutto di rimetterci a lavoro dopo quasi un intero anno di stop, nel quale proprio le realtà come la nostra erano state più colpite, con la chiusura forzata di teatri e cinema.
Lavorare all’interno di un appartamento, dove abbiamo girato entrambi i corti, con le mascherine e con il distanziamento non è stato facile. Io per primo ero scettico nella realizzazione del progetto.
Poi la mente dei creativi per fortuna comincia a riflettere, specie quando si riflette in un gruppo. Abbiamo “partorito” le storie di due personaggi isolati nella loro casa e due corti che portano i loro nomi: “MINA” e “RICCARDO”.
Se Mina è circondata nel suo isolamento dalla tecnologia, fino a impazzire, quasi fosse più impegnata di quando la vita era “reale” e poteva ancora uscire di casa, fra corsi di yoga on line, lezioni a distanza in web, whatsapp con gli amici e con gli assillanti genitori che le chiedono continuamente aiuto tecnologico, Riccardo vive una vita davvero isolata.
Riccardo ha a mala pena un cellulare connesso a internet ed essendosi trasferito da poco nella nuova casa in affitto, in un quartiere a lui sconosciuti, è ancora senza rete internet e i pochi dati del cellulare devono essere usati con parsimonia per condividerli con un vecchio computer in modo da poter vedere non più di un film di Stanlio e Ollio a settimana. Inizialmente tranquillo, Riccardo comincia a sentirsi solo. Canta sotto la doccia, ma poi si deprime in terrazza stonando l’inno di Mameli. Cucina e mangia grossi piatti di pasta per poi illudersi di ubriacarsi fino a scoprire che le sue birre… sono analcoliche.
Abbiamo voluto raccontare un viaggio nell’isolamento narrato in maniera diversa, a tratti amaro e a tratti sperando di esser riusciti a strapparvi un sorriso. A voi la visione. E il giudizio.
Nella speranza che dopo un altro anno trascorso in pandemia, il nuovo anno ancora porti un miglioramento non solo nella condizione di questo dramma della nostra epoca, ma anche nel modo in cui viviamo.
Stefano Chianucci
Qui il sito ufficiale de L’inverno fiorentino
https://www.invernofiorentino.it/eventi/non-siamo-isole/
Descrizione del progetto dal sito
Difficile in questo 2020 trovare il desiderio di indagare un argomento che non sia l’isolamento; durante il primo lock-down ha accomunato molti artisti un’impossibilità di potersi pronunciare, di raccontare. Adesso è il momento di indagare cosa è successo e come ci ha cambiato. Per raccontare questo I geneticamente mortificati propongono 2 cortometraggi che dipingono l’isolamento a Firenze da angolazioni opposte. La vera sfida che ci poniamo è osare in direzione “futuro”: la tecnologia è stata l’unica finestra attraverso la quale ci siamo ricongiunti con gli altri e sarà essa stessa soggetto e oggetto della nostra azione creativa: i cortometraggi verranno ripresi esclusivamente con un iPhone 12 Pro Max e racconteranno storie di persone ritrovatesi senza tecnologia o in esubero di essa.
‘Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso. Ciascuno è un pezzo del continente, una parte dell’oceano.’
Disse John Donne. Noi vogliamo semplicemente ricordarci di quanto avesse ragione.
Organizzato da I geneticamente mortificati
Guarda i cortometraggi su:
geneticamentemortificati.com/
YouTube: youtube.com/channel/UCYcxdveDxsB4YQSkHB1Bqvw/featured
Instagram: instagram.com/igeneticamentemortificati/