INTO THE WOODSTOCK – IGM+

Eccoci alla QUARTA settimana del nostro nuovo mini-appuntamento. Insieme a Stefano Chianucci abbiamo deciso di dedicarci un po’ al sito e al nuovo canale youtube.


Per poter vedere lo spettacolo sarà necessario iscriversi al canale.


Per accedere al canale basterà cliccare la scritta in rosso (youtube).

Sul canale potete trovare tanti contenuti in chiaro che nel corso di questi otto anni di attività dell’associazione IGeneticamenteMortificati abbiamo creato con passione e divertimento. Quello che non potrete vedere sempre sono i nostri spettacoli, ma se state leggendo queste righe potreste essere fortunati, poichè per un breve lasso di tempo apriremo la visione dei nostri spettacoli che negli anni abbiamo avuto modo di portare in scena.

Questa settimana vi proponiamo INTO THE WOODSTOCK uno spettacolo del 2019,

Come nasce INTO THE WOODSTOCK…

Da hippy mancata, da appassionata di tutta la musica degli anni ’60/’70 americana, da fanatica di tutto il periodo che ha trasformato il mondo intero a cavallo del 1968, nel 2019 mi sono ritrovata di fronte ad un impegno, un obbligo implicito che mi richiamava: celebrare il 50esimo anniversario del festival di Woodstock attraverso uno spettacolo teatrale. Ma come farlo? Ma come si può raccontare al pubblico l’essenza di quel periodo? Come andare oltre la mente e parlare direttamente ai sensi?Il primo elemento essenziale doveva essere la musica, ovviamente. La musica di quegli anni aveva ed ha una qualità impressa in se stessa che sprigiona un’energia inconfondibile. Non solo attraverso i testi racconta la storia di quegli anni, ma anche e soprattutto attraverso i sound psichedelici dei Jefferson Airplane o degli Who, le ambientazioni west folk di CSNY, le chitarre distorte e dissacranti di Jimi Hendrix, viene dipinto un panorama netto e definito. La grande musica di Woodstock scardinava i paradigmi preesistenti e racconta ancora oggi dello spirito di un’intera generazione, la speranza di pace e di amore, di libertà, di poter continuare a sognarla. E quindi solo la musica poteva essere quel primo tramite necessario attraverso il quale immergere lo spettatore nel mood giusto.

 

Lo Spettacolo – Teatro Cantiere Florida, Marzo 2019.

La musica dello storico concerto, eseguita dal vivo, era dunque il punto di partenza non solo per costruire la giusta ambientazione, ma anche per attraversare i temi della generazione che ha rivoluzionato il mondo: la libertà dal consumismo, la vita in comune, l’amore universale, la droga, la guerra, la poesia. Ho scelto dunque di affidare la rappresentazione di quegli anni, l’essenza del periodo, i suoi suoni, i suoi colori, le sue luci, attraverso un linguaggio esclusivamente musicale, visuale e corporeo: non ci sono altre parole. Video wall screening (video diretti e realizzati da Stefano Chianucci, in questo progetto oltre che video maker anche aiuto regia), luci, musica, scenografie evocative e 18 attori in scena hanno urlato ai sensi del pubblico tutto quello che la grande rivoluzione dell’amore è stata dal suo prologo all’apparente epilogo.

Un’inarrestabile azione teatrale che restituisce un’autentica metafora artistica e musicale di un’intramontabile epoca. Chi non ha vissuto l’esperienza, chi non ha visto il film, letto i libri, ascoltato la musica di quegli anni vive una vita più triste, non c’è dubbio: una vita nella quale i sogni non si realizzano mai e la libertà è sempre limitata da qualcosa, così come l’immaginazione. Ed è per questo che ho creduto indispensabile portare alla luce questo importante momento storico, spesso relegato a movimento di costume e poco più, per permettere a tutti di poter vivere quest’esperienza nel modo più diretto e sincero possibile.

Lo spettacolo sarà visibile fino al 15 di Novembre

 

La immagini audio e video, sono realizzati da Stefano Chianucci, Enrico Sabatelli, Christian Ceccherini


Into he Woodstock ha visto la luce grazie alla sinergia di tantissime persone che hanno collaborato acremente alla sua realizzazione: i movimenti scenici dei 18 attori in scena sono a cura di DIANA VOLPE, le scenografie sono firmate da FRANCESCA LEONI, STEFANO CHIANUCCI è stato preziosissimo alle video proiezioni e all’aiuto regia, L’assistenza alla regia è stata di  IRENE BECHI, l’organizzazione di MARCO GIAVATTO; gli attori: Irene BechiIlaria BraccialiniGiacomo CasaliValentina Ciardi, Serena Di MauroGiacomo DominiciSandro GualdaniSamuele LevisMarco LombardiGiorgio LumiaGiada MarcucciSiria MazzantiNora PoliYana ProshkinaAnna RomagnoliLorenzo ToscanoMartina Tropea e la piccola Martina Ciasullo; i Costumi sono di Francesca Leoni e ANNA ROMAGNOLI; la grafica della locandina è stata curata da STEFANO CHIANUCCI e SIRIA MAZZANTI; il progetto e il disegno luci è a cura di Giovannni Corsini Non ultima la band che ha suonato dal vivo con una meticolosa attenzione alla fedele riproduzione dei suoni dell’epoca i Dèjà Vu con Pino Ciasulo (basso), Emanuele Coggiola (batteria), Matteo Pancrazi (chitarra, voce), Gianfranco Politi (chitarra, voce), Serena Politi (voce, kazoo).

Serena Politi


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