L’Argante 177 – Sara Rados, all’apertura di Etnica

Sara Rados, cantante e musicista poliedrica, all’apertura di “Etnica”

 

Nell’occasione della manifestazione culturale Etnica di Vicchio, il concerto Stazioni Lunari (Ginevra Di Marco, Pierò Pelù e BandaBardò) è stato preceduto dalla bella performance di Sara Rados, cantante e musicista, accompagnata da Michele Staino al contrabbasso, Sergio Zanforlin al violino e Gabriele Pozzolini alla batteria e alle percussioni. Il gruppo ha eseguito alcuni brani già pubblicati dall’artista, “Le Cose Cambiano”, track title dell’omonimo album, “Carapace”, singolo in finale a Musicultura 2021, “Firenze, gli Occhi di Aprile” e altri brani nuovi “Gli Avanzi della Festa”, “Piccolo Cuore”, “Sogni”, “Bandiere Sporche”, “La Gente alla Fine”, per chiudere con “Sono un Ribelle Mamma”, una cover degli Skiantos.

Sara Rados è una cantautrice di Firenze nelle cui vene scorre sangue croato e partenopeo, un’artista che ha vinto vari premi importanti, fra cui Scalo 76, Premio Ciampi, Premio della Critica Rosa Balistreri. Il suo percorso musicale è davvero variegato, con esperienze diversissime fra loro: dallo studio del canto lirico alla partecipazione a un gruppo punk femminile, dall’appassionarsi al canto jazz alla composizione dei propri pezzi, sia per la melodia che per le parole. I brani eseguiti ad Etnica hanno fatto percepire a chi ha ascoltato Sara Rados tutto questo: un flusso, non solo musicale, ma addirittura di vita, che l’artista ha saputo trasmettere a chi era in piazza, facendolo partecipe della propria vita personale e, in questo modo, stimolando una riflessione sulla propria stessa esperienza di vita.

Notevole è stata l’esecuzione di Le Cose Cambiano, con un arrangiamento diverso rispetto all’album, ma sempre capace di conferire al pezzo quell’aspetto caratteristico di una ballade a volte funky, a volte gipsy grazie alle particolari armonie che si accompagnano perfettamente alle parole talvolta surreali, altre volte troppo reali:

Perché le cose cambiano, le cose passano … prima vengono le cose e poi partono…Le cose cascano nell’ombra.

foto di Stefano Lepri

Sicuramente il pezzo che maggiormente ha fatto risaltare le doti canore di Sara Rados è stato Carapace; in questo si nota infatti una tecnica di canto che molto ricorda Lucio Dalla, con le salite melodiche veloci dopo il fraseggio rapido, più parlato che cantato. Nel complesso l’esibizione del quartetto capeggiato da Sara Rados è stato sicuramente uno dei modi migliori per aprire una manifestazione culturale del livello di Etnica, prima di lasciare spazio alla successiva esibizione di Stazioni Lunari, che ha visto sul palco Ginevra Di Marco, Piero Pelù e la Bandabardò.

Sergio Bedessi

La Foto copertina e all’interno dell’articolo sono state gentilmente concesse da Stefano Lepri.

Line-up:

Sara Rados, voce, chitarra, testi, melodie, Michele Staino contrabbasso e arrangiamenti, Sergio Zanforlin violino e arrangiamenti, Gabriele Pozzolini batteria e percussioni.

Set list – Etnica – 27 giugno 2024:

– Le cose cambiano

– Gli avanzi della festa

– Carapace

– Piccolo Cuore

– Sogni

– Bandiere Sporche

– La Gente Alla Fine

– Firenze, gli Occhi di Aprile

– Sono un Ribelle Mamma (Skiantos)

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