29 giugno, 1807
Viene abolita la Federazione dei Sette Comuni (la più antica della storia dopo quella svizzera)
La Federazione dei Sette Comuni costituita nel 1310, nonostante le sue radici affondano nei secoli precedenti. Le popolazioni dell’altopiano sulle Prealpi Vicentine, a cavallo tra la parte settentrionale della provincia di Vicenza e la parte sudorientale della provincia autonoma di Trento, erano di origine cimbra, svilupparono un sistema di autogoverno per difendere i propri interessi e proteggere la loro autonomia. I sette comuni che formavano la federazione erano: Asiago; Conco; Enego; Foza; Gallio; Lusiana; Roana.
Autonomia e Reggenza
La Federazione godeva di una notevole autonomia politica ed economica, con una propria forma di governo chiamata Spettabile Reggenza. Questa struttura governativa comprendeva rappresentanti eletti da ciascuno dei sette comuni, che si riunivano per discutere e decidere sulle questioni comuni. La Reggenza era responsabile di amministrare la giustizia, gestire le risorse e coordinare la difesa dell’altopiano. Rappresenta un esempio significativo di autogoverno e autonomia locale nel contesto della storia italiana.
La Federazione dei Sette Comuni era organizzata in modo democratico e partecipativo. Ogni comune eleggeva i propri rappresentanti che partecipavano alle assemblee della Reggenza. Le decisioni venivano prese collettivamente, con un forte senso di solidarietà e cooperazione. L’identità culturale della Federazione dei Sette Comuni è strettamente legata alle tradizioni e alla lingua cimbra, un antico dialetto germanico parlato dalle popolazioni dell’altopiano. Nonostante il declino dell’uso quotidiano del cimbro, la lingua e le tradizioni sono ancora celebrate attraverso eventi culturali, studi linguistici e associazioni dedicate alla preservazione del patrimonio cimbro.
Declino e Fine dell’Autonomia
L’autonomia della Federazione durò diversi secoli, ma iniziò a declinare con l’arrivo delle potenze straniere in Italia. Nel 1807, durante il dominio napoleonico, la Federazione fu ufficialmente sciolta e incorporata nel Regno d’Italia. Tuttavia, l’identità culturale e la memoria storica della Federazione rimasero vive tra le popolazioni locali. Oggi, la storia della Federazione è ricordata e celebrata attraverso musei, monumenti e rievocazioni storiche.
Ernesto Censere