Post-It: Dario Ballantini a Firenze. Teatro d Rifredi 01\02\03 Marzo.

DARIO BALLANTINI A FIRENZE, dopo le conseguenze di 40 anni nei panni degli altri.

1 – 3 marzo | Teatro di Rifredi

(venerdì, sabato, ore 21; domenica, ore 16:30)

scritto da Dario Ballantini

regia Massimo Licinio

fisarmonica e arrangiamenti Marcello Fiorini

costumi Dario Ballantini, Nadia Macchi

direzione tecnica Claudio Allione

produzione Licinio Productions

Atto unico

Dal 1° al 3 marzo Dario Ballantini porta al Teatro di Rifredi dieci cavalli di battaglia, legati soprattutto al mondo della musica, che hanno fatto la sua carriera artistica: è Lo spettacolo di Ballantini – Conseguenze di 40 anni nei panni di altri. Farà sfilare artisti come Gino Paoli, Ray Charles, Vasco Rossi, Paolo Conte, Gianni Morandi, Zucchero, nonché l’indimenticabile Valentino, icona comica dell’artista.

Lo spettacolo è pieno di racconti curiosi e inediti. Per ognuno dei personaggi che interpreta Ballantini svela i retroscena della trasformazione, dalla sua genesi all’incontro faccia a faccia tra attore e imitato, il tutto condito dal ricordo di immancabili conseguenze tragicomiche di una carriera totalmente vissuta nei panni gli altri.

Accompagnato dalla superba fisarmonica di Marcello Fiorini (suo partner anche in Ballantini&Petrolini) e da materiali video, Ballantini dona a ogni personaggio il suo sorprendente trasformismo.

Pittore post espressionista, scultore, attore per il cinema per la televisione e per il teatro, conduttore radiofonico, cantante, inimitabile trasformista, Dario Ballantini celebra a Firenze i suoi 40 anni di carriera non solo con il teatro, ma anche con un evento dedicato all’arte. Giovedì 29 febbraio inaugura la sua mostra personale Enigmi Esistenziali alla Contemporary Art Gallery (vernissage ore 17:30). In mostra le sue principali opere che indagano il ruolo dell’inconscio e le dimensioni più inesplorate della percezione umana.

“ Conseguenze di 40 anni nei panni di altri, al Teatro di Rifredi dal 1° al 3 marzo, scorre dunque in scena come un vero e proprio concerto che richiede all’artista molta concentrazione, ore e ore di studio, di fatica, di preparazione, di trucco e di acquisizione della prossemica. Un notevole impegno fisco e mentale per riuscire a regalare al pubblico l’autenticità.”

Ballantini D.

 

La storia narra un lungo percorso artistico fin da subito indirizzato a diverse forme di espressione, nelle arti figurative e nello spettacolo. È tra le mura di casa che Dario Ballantini, fin da bambino, cresce e si forma circondato da una famiglia di artisti: padre neo realista, zio post macchiaiolo, nonno attore di compagnie filodrammatiche e ancora uno zio cantante, tenore (mancato).

L’inesauribile creatività di Ballantini si esprime anno dopo anno attraverso i colori materici delle sue opere, esposte in importanti gallerie in Italia e all’estero e celebrate dai maggiori critici d’arte, e sui palchi teatrali e televisivi, a partire da Striscia la Notizia, dove dalla stagione 1993-94 è protagonista con le sue incredibili trasformazioni. Nel corso degli anni Dario Ballantini ha impersonato con sempre maggiore maestria oltre 70 maschere, passando con disinvoltura da Dario Fo a Gianni Morandi, da Vittorio Cecchi Gori a Ignazio La Russa, dall’immancabile stilista Valentino (icona comica della sua carriera) a Vasco Rossi, da Lucio Dalla a Zucchero, da Gino Paoli a Luca Cordero di Montezemolo, da Valentino Rossi a Nanni Moretti, fino a Papa Francesco e al recentissimo Ministro Lollobrigida.

Dario Ballantini è nato a Livorno nel 1964, si diploma nel 1984 a Livorno presso un liceo scientifico ad indirizzo artistico. Dopo gli studi, conosce il gallerista Cesare Rotini con il quale inizia ad esporre i suoi ritratti neorealisti di Pierpaolo Pasolini e, successivamente, lavori più espressionisti. Dalla fine degli anni Ottanta intensifica la sua attività di trasformista e gli spettacoli di cabaret fino ad arrivare al contratto con Antonio Ricci per Striscia la Notizia, tg satirico che lo vede tutto’oggi protagonista. Nel mentre, esprime la sua gestualità pittorica in diverse scenografie teatrali che riscuotono grande successo di critica. All’inizio del Duemila il suo linguaggio artistico è ormai maturo e Ballantini inizia ad esporre in importanti mostre sia in Italia che all’estero, come per esempio quella alla Triennale di Milano nel 2009, Art Basel Miami nel 2010, la Biennale di Venezia nel 2011 e all’ArsMoorHouse di Londra nel 2013. Diversi personaggi e critici si sono appassionati alla sua arte e hanno scritto di lui, come per esempio Giancarlo Vigorelli, Antonio Ricci, Marta Mazzotto, Enrico Crispolti, Luciano Caprile, Ivano Fossati, Nicola Davide Angerame e Massimo Licinio.

Laura Privileggi

Fonte Fondazione Teatro della Toscana www.teatrodellatoscana.it

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