Dopo 400 giorni di lavori e restauri, riapre finalmente la straordinaria chiesa di Orsanmichele a Firenze.
Il complesso, che ai piani superiori della Chiesa ha rinnovato anche la parte museale riapre venerdi 19 gennaio al pubblico. I lavori dovevano concludersi il 23 settembre 2023 ma sono stati estesi fino ad ora e il museo era chiuso dal 12 dicembre 2022, la chiesa dal 16 gennaio 2023. Restauro, messa in sicurezza, riallestimento del museo e miglioria degli accessi: dopo oltre un anno i fiorentini e i turisti di tutto il mondo potranno visitare nuovamente questo luogo straordinario, che un tempo fu un granaio.
“In occasione della riapertura – ha spiegato Benedetta Matucci, curatrice del Museo di Orsanmichele – il pubblico potrà ammirare anche gli esiti di numerosi interventi conservativi e allestitivi, su dipinti murali, statue e paramenti lapidei, che restauratori e tecnici hanno condotto durante i mesi di chiusura, in un clima di fattiva collaborazione, idealmente paragonabile a quella che un tempo dovette animare le molte maestranze coinvolte nei lavori di edificazione del cantiere trecentesco, e con un comune sentimento di rispetto verso i capolavori di Orsanmichele”.
Un grande investimento per un grande risultato
un investimento complessivo di 1.135.026,43 euro promosso dal Ministero della Cultura e un progetto che porta la firma degli studi Map Architetti e Natalini Architetti, hanno consentito di riportare alla fruibilità il complesso, parte integrante del gruppo statale dei Musei del Bargello diretto fino ad oggi da Paola D’Agostino. La serie di operazioni di restauro e manutenzione straordinaria delle sculture, dei dipinti murali, dei paramenti lapidei della Chiesa e di alcune delle celebri statue conservate al Museo, oltre alla realizzazione dei supporti per la messa in sicurezza delle opere sono interventi diretti da Benedetta Matucci, funzionaria storica dell’arte e responsabile del Complesso di Orsanmichele, con Benedetta Cantini, funzionaria restauratrice dei Musei del Bargello.
Una spolveratura integrale del tabernacolo dell’Orcagna (a distanza di cinque anni dal precedente intervento di manutenzione straordinaria) come anche dell’altare con il gruppo della Vergine con Bambino e Sant’Anna di Francesco da Sangallo sono stati condotti invece da Bartolomeo Ciccone, Gabriela Simoni e Muriel Vervat.
“Un intervento di restauro e riallestimento davvero sorprendente – dichiara il sindaco di Firenze Dario Nardella – che consentirà allo spettatore di ritrovare all’interno del museo la collocazione originaria delle statue così come erano all’esterno, aumentando in questo modo l’efficacia e la suggestione della visita. Sono lieto, inoltre, che adesso il museo amplierà il suo orario di apertura, consentendo ai visitatori più tempo per scoprire le bellezze di questo scrigno in pieno centro di Firenze”. “Questo lavoro prezioso – aggiunge Nardella – è il degno suggello di anni straordinari vissuti dalla direttrice Paola D’Agostino che finisce il suo mandato fiorentino ma ci lascia in eredità passione, cura, studio e perseveranza per il nostro straordinario patrimonio artistico”.
Il museo al piano superiore
Le 13 statue originali esposte nel Museo, opera dei più grandi scultori del Rinascimento fiorentino ovvero Lorenzo Ghiberti (San Giovanni Battista, Santo Stefano e San Matteo), Donatello (San Marco e San Pietro), Nanni di Banco (Sant’Eligio, San Filippo, Quattro Santi Coronati), Andrea del Verrocchio (Incredulità di San Tommaso), Baccio da Montelupo (San Giovanni Evangelista), Giambologna (San Luca), accanto a quelle trecentesche Piero di Giovanni Tedesco (Madonna della Rosa) e Niccolò di Pietro Lamberti (San Giacomo Maggiore), sono collocate in modo da rispecchiare la collocazione esterna alla struttura delle copie.
“In occasione della riapertura – ha spiegato Benedetta Matucci, curatrice del Museo di Orsanmichele – il pubblico potrà ammirare anche gli esiti di numerosi interventi conservativi e allestitivi, su dipinti murali, statue e paramenti lapidei, che restauratori e tecnici hanno condotto durante i mesi di chiusura, in un clima di fattiva collaborazione, idealmente paragonabile a quella che un tempo dovette animare le molte maestranze coinvolte nei lavori di edificazione del cantiere trecentesco, e con un comune sentimento di rispetto verso i capolavori di Orsanmichele”.
Il granaio e la Chiesa
La Chiesa di Orsanmichele si trova al centro della città di Firenze, circondata di statue, fra le più mirabili del Rinascimento italiano. Il San Giorgio di Donatello spicca fra queste per bellezza, imponenza e innovazione stilistica oltre che narrativa. La statua si erge su un basamento con un bassorilievo dove il Santo viene rappresentato a cavallo mentre uccide il drago e libera la principessa.
La struttura architettonica è anomala per un luogo di culto perchè la pianta è quasi perfettamente quadrata e non ha un impianto a croce come la maggior parte delle chiese cristiane. Demolito in anni antichi un monastero femminile con vasti terreni ad orto, una nuova Chiesa dedicata a San Michele Arcangelo e conosciuta come San Michele in orto, si ergeva qui nell’VIII secolo. La nuova chiesetta fu demolita circa 500 anni dopo per far posto ad un mercato del grano. La loggia del grano fu distrutta poi da un incendio nel 1304 e ricostruita 30 anni dopo. La peste del 1348 fermò nuovamente i lavori. Nel 1366 la struttura definitiva, esistente ancora oggi, era infine conclusa. Riadattata nuovamente da granaio a Chiesa cittadina, gli archi delle logge un tempo aperte ai mercanti vennero murate e il nuovo luogo di culto, consacrato con il nome di Orsanmichele. Dall’antica destinazione e dedica dei fedeli al santo. E dalla connotazione naturale degli inizi: orto di San Michele.
Entrare al museo
08.30 – 13.30 domenica
Martedì, 25 dicembre
BIGLIETTO D’INGRESSO
Biglietto intero: € 8,00
Biglietto ridotto: € 2,00 (valido per giovani tra i 18 e 25 anni non compiuti – acquistalo con 18app)
Per informazioni generali su AGEVOLAZIONI e GRATUITA’ previste per legge, clicca qui. Per la gratuità riservata al personale docente delle scuole italiane, clicca qui.
I biglietti possono essere acquistati anche ONLINE: il sito B-ticket è l’unico canale ufficiale autorizzato dal Ministero della Cultura per favorire l’acquisto online dei biglietti con prenotazione ingresso del Museo Nazionale del Bargello e dei musei afferenti al gruppo MUSEI DEL BARGELLO. E’ possibile prenotare anche telefonando a: Firenze Musei – Tel. +39 055 294883
Stefano Chianucci