“IL GIUOCO DELLE PARTI”
Sabato 21 Ottobre 2023, Teatro Affratellamento –
Molte sono state le rappresentazioni di questo testo dal 6 dicembre del 1918 ad oggi (data in cui per la prima volta è andata in scena al Teatro Quirino di Roma), scritta dal premio nobel Luigi Pirandello e in questo fine settimana abbiamo assistito a quella portata in scena al TEATRO AFFRATELLAMENTO di Firenze da “IGeneticamenteMortificati”, compagnia teatrale fiorentina che opera con professionalità nel panorama artistico nazionale da diversi anni.
Il gruppo è guidato da una forte attenzione alla formazione degli spettatori e alla realizzazione di spettacoli di qualità rispondenti a una narrativa con sfumature poetiche ma sempre ricca di tensioni e forti emozioni:
“Portare sul palcoscenico Pirandello” spiegano i registi Iacopo Biagioni e Serena Politi… “è stata una vera e propria novità di drammaturgia non contemporanea. Una sfida sotto molti punti di vista.”
“La scelta di questa commedia, non ha soltanto lo scopo di rispolverare uno dei testi più riusciti del drammaturgo siciliano. La tematica ha senz’altro un’impronta satirica, storica e civile. Il tutto si colloca infatti in un momento molto particolare della società e si riprometteva, già nei primi anni del ‘900, di affrontare un futuro, nemmeno concepibile. In questo spettacolo vi è tutto quello che si possa cercare in una pièce teatrale, il cinismo dettato dalla filosofia, la teoria della logica applicata al genere umano, che molto spesso si scontra con la pratica dei sentimenti.” così Marco Giavatto, fondatore della compagnia e in scena nelle ruolo di Leone Gala.
Possiamo affermare che il risultato non si sia fatto attendere, grande successo di pubblico e di critica. Quella sfida di cui hanno parlato i registi è stata superata di gran lunga grazie all’ unione di tutti i particolari scenici, realizzata da una squadra di lavoro coesa e giovane. Grazie agli attori che hanno saputo esprimere in sintesi il pensiero di Pirandello con un impulso nuovo, portando in scena quella riflessione pirandelliana che riesce ancora oggi ad influenzare il teatro contemporaneo: la tragica condizione dell’animo umano, con le sue contraddizioni, la sua solitudine e la sua ricerca disperata di verità e luce.
Una commedia costruita sul grottesco: c’è il cameriere (detto Socrate) che durante tutto l’arco della vicenda cuoce (realmente) indisturbato in un angolo del palcoscenico la pasta alla carbonara da servire al padrone di casa Leone, al momento opportuno. Mentre Leone, dall’alto della sua superiorità intellettuale, alimentata da un costante abito filosofico, osserva con insistita ironia i comportamenti della moglie, Silia (capricciosa e tormentata, che ha in odio il raziocinante eloquio del marito) e la sottomissione e remissività dell’amante di lei Guido Venanzi. Il classico triangolo amoroso è tutto percorso dal tema pirandelliano che rende i suoi personaggi spettatori consapevoli del giuoco della vita, capovolge le situazioni e inverte le parti, distende sulla sofferenza un velo d’umorismo.
In scena va lo specchio di un’epoca di crisi morale, psicologica, che mette in luce i paradossi umani, polemizza e ironizza sul sistema delle convenzioni sociali entro cui ognuno è costretto a stare. Come l’esistenza di Silia che conduce vite parallele. Perché Silia è una moglie ed anche un’amante. Inquieta, imprevedibile, molto femminile, porta in scena una notevole carica sensuale, proprio come la dipinge Pirandello. Possiamo affermare che Silia è in perfetta sincronia con la donna d’oggi? Sicuramente si. Fragile e forte, a tratti pericolosa, con quella maschera che l’aiuta a prendere decisioni e strade impensabili.
IGeneticamenteMortificati con questo spettacolo hanno puntato i riflettori in modo incisivo sulle problematiche che investono i personaggi del dramma, il loro essere sempre alla ricerca di se stessi, imprigionati in forme e situazioni che non sentono peculiari a sé. La realtà attuale umana, non sempre offre una visione più rosea. Forse la verità è semplice, la soluzione alla portata di mano, come sosteneva Pirandello:
Alla fine sono i sentimenti che prevalgono, la ragione è sempre una vittoria illusoria da cui si esce sconfitti.
Laura Privileggi
#LeImpertinenti (libere recensioni teatrali). Il nostro intento è quello di vedere gli spettacoli prima e recensirli poi, pratica oramai in disuso da parte dei maggiori “#critici” del nostro tempo (che prima li commentano e poi non li guardano nemmeno). Non è nostro interesse recensire per avere accoglienze speciali o ingressi omaggio, inviti o riconoscimenti. Quello che ci preme è lo spettacolo! Per goderne sentiamo il bisogno di “svincolarci dalle convinzioni, dalle pose (e sopratutto) dalle posizioni.” A volte perciò potrebbe capitare che queste recensioni possano piacere meno e a volte più, non avendo “#obblighi” di compiacere nessuno, sarà lo spettacolo a trarne la massima attenzione.
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Invitiamo chiunque sia dotato di volontà e spirito critico a scriverci all’indirizzo email: igeneticamentemortificati@gmail.com per pubblicare le vostre impressioni e le vostre recensioni sugli spettacoli dal vivo che avrete la possibilità e la curiosità di andare a vedere. La pubblicazione sotto il nome di #ErnestoCensere sarà garantita dallo staff della rivista in totale forma anonima, perché più che la vostra identità, ci interessa il vostro punto di vista.
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