A distanza di una settimana dalla fine dell’edizione 2023, un paio di riflessioni…
E’ un titolo volutamente provocatorio e sopra le righe quello che ho scelto e forse, lo ammetto, anche un po’ clickbait. Ma la situazione di Lucca Comics dovrà necessariamente cambiare. Negli anni l’organizzazione, Lucca Crea (che ricordiamo essere nata nel 2015 dalla necessaria fusione fra due realtà separate, quella florida di Lucca Comics & Games e quella di Lucca Fiere e congressi), si è forse un po’ addormentata sui successi del numero di presenze (sorvolando i due anni del covid) e si è anche approfittata di questo successo sui prezzi dei biglietti e sulle modalità di fruizione.
La prima critica esplicita che mi sento di fare, da amante del fumetto e dell’illustrazione, del cinema e della creatività tutta (vado a Lucca Comics da quando avevo 6 anni, accompagnato da mia nonna all’epoca in cui se ne facevano due all’anno, una a marzo e una a ottobre!), è sul prezzo del biglietto. L’early birding di questa estate, che ha permesso di garantirsi i biglietti a prezzo ridotto (che coraggio!) mi ha garantito un ticket si, da quasi 30 euro. Ma vanno aggiunti altri 9€ per farsi spedire a casa il braccialetto che permette di entrare facilmente in tutti gli stand senza dover esibire nuovamente il biglietto ad ogni ingresso. Chi non spende questi soldi in più arriva a Lucca e fa una fila di due ore con il biglietto in mano per prendere il braccialetto. Per chi come me decide poi di andare in macchina (e questo’anno vista la triste situazione dell’alluvione in Toscana si è rivelata la scelta migliore – alcuni treni sono stati soppressi, altri hanno subito ritardi di ore o non sono mai partiti e l’esperienza in anni precedenti di ritorno verso Firenze in treno è stata quella di un carro di bestiame compresso che mai ripeterò personalmente) il prezzo del parcheggio è salito a circa 15€ (e vi assicuro che è necessario acquistarlo; parcheggiare a Lucca durante il Comics è di fatto pressoché impossibile e si rischiano multe salate).
All’arrivo a Lucca ho già speso 45€ circa per biglietto e parcheggio. Più la benzina e l’autostrada Firenze-Lucca. L’assurdità del braccialetto deve finire. Non si può creare un’ulteriore fila di due ore per presentare il biglietto e ricevere il braccialetto. Sia per le persone che per la città questo provoca soltanto problemi e una perdita di tempo enorme a inizio giornata, di circa due ore di fila. O 10 euro in più sul biglietto, scelta che appunto ho fatto io.
Una volta a Lucca, la città, per me una delle più belle al mondo, come sempre ti rincuora. Lucca Comics è anche la scusa per visitare Lucca almeno una volta all’anno. Con le sue chiese magnifiche, molte aperte e utilizzate come spazi espositivi (basti pensare alla splendida Chiesa di San Cristoforo del XI secolo, che ha ospitato l’editore Salani con MINALIMA, Miraphora Mina ed Eduardo Lima, i due creatori che si sono conosciuti più di vent’anni fa lavorando insieme ai film di Harry Potter tratti dai romanzi di J. K. Rowling). Basti pensare poi anche alle mura di Lucca (che per i fiorentini hanno poi il plusvalore di farci immaginare come avrebbe potuto essere ancora oggi Firenze, circondata di quelle mura che l’architetto Poggi decise di sopprimere durante il Risanamento per creare i viali di circonvallazione, nei 6 anni in cui Firenze fu capitale d’Italia dal 1865 al 1871). Le splendide mura che circondano Lucca si riempiono di cosplayer che come ogni anno rendono la città un luogo quasi surreale spingendosi oltre un halloween o un semplice carnevale.
Cosplayer professionisti ma anche adulti appassionati e bambini interpretano a Lucca i loro beniamini, i personaggi che amano. E così sulle mura potete trovare i personaggi Disney ma anche gli eroi Marvel, o Batman e Superman, passando per i personaggi dei film di Tim Burton (presente nell’edizione dello scorso anno), i cosplayer più horror da Pennywise di Stephen King (spesso nella doppia versione film tv 1990 e film cinematografico nel 2017 e 2019), a Freddy Krueger, fino a Michael Myers di Halloween e molti altri.
Non sono mancati quest’anno anche le presenza illustri. Da Don Rosa (murato nello stand Panini e che non si poteva neanche vedere da lontano o salutare con la manina poiché letteralmente segregato da un muro per chi non era riuscito a garantirsi il pass su internet) a Frank Miller, di nuovo presente a Lucca dopo due anni, per festeggiare i 25 anni del suo capolavoro 300.
Miller ha partecipato all’evento “Colazione con Frank Miller” tenutosi il 3 novembre al Teatro del Giglio per poi fermarsi con alcuni fan che, come me, hanno perseverato alla ricerca di un suo autografo sull’albo preferito. Miller sul suo 300 ha rivelato:
“l’insolito formato orizzontale delle tavole è stato scelto perché l’unico adatto a mostrare lo scontro tra due eserciti, il cozzare di lance e scudi, il brullo paesaggio greco che si getta sul mare.”
L’edizione 2023
si conclude con una 5 giorni che per la prima volta dopo molti anni, escludendo quelli del covid ovviamente, ha visto un calo del totale dei biglietti venduti (314.220 biglietti complessivi venduti contro i 319.926 del 2022). Lucca Crea dovrà rivedere alcune priorità, abbassare un po’ la cresta e capire che i biglietti hanno adesso prezzi eccessivi? Che arrivare a Lucca da ogni parte d’Italia ha un costo notevole? Che gli affitti durante la settimana raggiungono cifre improponibili? (Sia chiaro che queste ultime due spese non dipendono dall’amministrazione comunale… o si?)
Al 2024!
Lucca è e rimane comunque da più di 50 anni un’esperienza meravigliosa da vivere con gioia per incontrarsi, confrontarsi, parlare con tante persone con le nostre stesse passioni. E per divertirsi, colorarsi delle mille sfumature della fantasia umana e stupirsi di come l’intelletto dell’uomo possa aver creato tante storie diverse e tanti modi diversi per raccontare queste storie. Un luogo poi dove stupirsi della bellezza della città e incontrare i grandi autori che hanno fatto la storia dei fumetti e di tante altre arti correlate.
Ma chi organizza deve rivedere molto, per garantire una fruizione migliore e soprattutto accessibile a tutti.
Stefano Chianucci