T.R.A.M – Teatro di Residenza Artistica Multipla
Abbiamo “teso l’arco” per un lungo periodo di tempo.
Per due stagioni il Teatro è stato costretto a comprimere la sua funzione più importante: la condivisione con il pubblico del prodotto del suo “lavoro”. Ma il tempo e quel silenzio che si creato, non è stato sprecato.
All’interno della Limonaia di Sesto Fiorentino, in questi mesi, si è lavorato ogni giorno, in quella solitudine multipla che accompagna la ricerca, alla preparazione degli oggetti da “raccontare” e mettere in comune, accompagnati da quel silenzio che taglia i rumori superflui.
Il vero eroe tragico è portatore di silenzi, ed è proprio in quella zona di grande pericolo e di silenzio che lo spettatore curioso dovrebbe entrare in assoluta solitudine.
(Romeo Castellucci)
Si è parlato molto della similitudine fra artigiano e artista. In entrambi i casi vi è un lavoro di preparazione, spesso in solitudine, attraverso cui vengono creati gli elementi genetici dell’oggetto\spettacolo. Il periodo pandemico che ci siamo trovati a fronteggiare si è rivelato particolarmente fecondo, perché ci ha costretto mettere i corpi a riposo e ad azionare cuore e mente. Attraverso questo spirito è stata pensata la nuova stagione del Teatro Limonaia di Sesto Fiorentino. (clicca qui per l’intera programmazione).
‘…Abbiamo voluto quest’anno dedicare la Stagione Teatrale non solo alla presentazione degli spettacoli in cartellone, ma al lavoro che sta dietro a questi spettacoli. Si tratta in gran parte di nuove produzioni legate alle tre Compagnie che costituiscono T.R.A.M o lavori di giovani artisti legati alla nostra attività di Residenza.
L’invito al Direttore del Museo Ginori di Sesto Fiorentino ad essere con noi, vuole essere un omaggio al lavoro artistico in qualunque campo si manifesti, nella consapevolezza che solo il lavoro che esalta le qualità umane possa generare la Bellezza…’
Per T.R.A.M Silvano Panichi
Rimettersi in gioco: attraverso la collaborazione tra Arte e Istituzioni.
Si è parlato anche del mondo delle residenze, linea di intervento finanziata con continuità dalla Regione e in cui le istituzioni credono molto. La Regione Toscana è una delle più virtuose in questo senso. La sfida più importante rimane quella di riportare il pubblico in teatro. Riattivare la curiosità di conoscere. Con l’auspicio di inaugurare una nuova fase in cui si possa riconquistare in campo sociale e culturale una nuova modernità.
Eventi, Danza, Prosa, Linea Ragazzi, Museo Ginori: questo e molto altro ci riserva la stagione 2021-2022.
Museo
Chi ama la cultura e la bellezza deve combattere, contro la non conoscenza. È la non conoscenza che crea la mancanza di attenzione nei confronti delle opere d’arte, che sono un bene pubblico, un bene per tutti di cui non si ha la percezione dell’effettivo valore e importanza. Non solo quindi l’attenzione puntata alla Residenza Multipla ma anche al Museo che si impegna a formare nuove generazioni e consentire loro di intraprendere un viaggio, fin da piccoli, verso la comprensione delle opere d’arte e il loro significato, questo anche per sottolineare la presenza di una fabbrica come la Ginori fiore all’occhiello per la comunità locale.
Stagione Teatrale
Così Simona Arrighi (di Atto due):
“L’associazione ha fatto di una crisi una possibilità e si è riappropriata di un marchio di fabbrica della compagnia, quello di prendersi tanto tempo (anche un anno) per discussioni, letture, approfondimenti, letture e prove per arrivare all’esito finale. La compagnia ha sempre voluto distinguersi rispetto a modalità produttive più celeri e veloci. L’anno del covid ha consentito ancora tutto ciò e la compagnia può vantare tre debutti: Nessun elenco di cose storte, L’odio è concesso quanto l’amore e Vincent River”
Nella seconda parte della stagione due giorni di This is the way, nuovo progetto di Atto Due, che verrà raccontato anche in una conferenza stampa a parte.Tutta l’attività produttiva è stata sostenuta dall’Ente Cassa.
Così Oscar De Summa (regista di Nessun elenco di cose storte):
“…Molto il tempo per confrontarsi con Sandra Garuglieri su cosa potesse interessare il pubblico. Alla fine la scelta è confluita su un libro di Cristina Cattaneo, Naufraghi senza volto. La riflessione è partita dalla tragedia dei naufraghi di cui troppo spesso non si conosce l’identità, per poi spostarsi sul valore del corpo a seconda della cultura cui si appartiene. Perché è proprio sul corpo che si giocano molte battaglie, da Antigone fino ad arrivare ai nostri giorni…”
Stagione della Danza
Partiamo dalla conclusione: Arte dove, arte perché (progetto di relazione tra la gente e la fabbrica Ginori). Sforzo per trovare le radici della gestualità, scovare cosa hanno in comune il danzatore e l’artigiano. E ancora Lullaby: un quartetto ispirato ad uno studio sulle ninna nanne del mediterraneo. Una riflessione sullo stato del corpo nel momento dell’addormentamento, come si cambia tra quando si è adulti e quando si è più piccoli. Ci sarà spazio anche per La tua storia spettacolo in cui sarà in scena anche Nicla Frizzi, madre di Irene Cioni (Il titolo ispirato ad Instagram). Ricerca il significato di microperformance, in contrasto con le performance lunghissime (durational performances) che si tenevano in passato. Indagare se si può trasmettere attraverso la brevità qualcosa in teatro.
Così Irene Cioni:
Company Blu 2021
“…durante la pandemia, insieme a colleghe danzatrici, ci scambiavamo tutti i giorni, per un mese brevi video di noi che ballavano; questa esperienza mi ha dato tanto. Il processo di formazione era ricco anche se per un risultato breve. Lo spettacolo quindi è un esperimento per ritrascrivere questo tipo di esperienza anche in teatro.”
Il Teatro della Limonaia è uno dei pochi dove oggi continua ad essere davvero molto importante l’attività di ricerca. Ci riprenderemo il “tempo presente”, quello in cui l’attore, il performer e lo spettatore entreranno in relazione, determinando insieme l’accadimento dell’evento. Buona stagione a tutti
Sonia Marlazzi
Marco Giavatto