È campione incontrastato al box office nostrano da dodici giorni: James Bond? Il pianeta Arrakis di “Dune”? O forse il bebè incravattato di “Baby Boss 2”? Nessuno di costoro:
è “Venom – La furia di Carnage”
A troneggiare nella classifica degli incassi italiani (con un introito che si avvicina a gran corsa ai cinque milioni e mezzo di euro), forse per una durata che è più stringata della norma (di questi tempi, un’ora e mezza promette meglio di due e quaranta), ma anche e soprattutto per un genere (quello supereroico) che non smette di macinare consensi e gloria da più di un decennio…
Se però escludiamo gli appassionati duri e puri (i quali, mi space per loro, non fanno testo perché altrimenti la percezione del fenomeno risulterebbe falsata), chi è che dovrebbe estasiarsi per l’esistenza del cosiddetto “Sony’s Spider-Man Universe”?
Per quale scalognato allineamento di pianeti il bravissimo Tom Hardy è finito per farvi parte?
E perché in realtà è esagerato parlare di questo progetto come di un “abominio insalvabile” (i nerd, si sa, preferiscono buttarla sull’enfasi e sull’eccesso) e sarebbe più consono citare la classica “occasione sprecata”?
VENOM 2018
In effetti Ruben Fleischer è anche un esecutore tecnicamente scafato (lo dimostra qui ma lo sapevamo dai tempi di “Benvenuti a Zombieland”) e l’altrettanto affidabile parco attori gli dà manforte (a parte Riz Ahmed, in pieno miscasting e incastrato nelle vesti di un villain banalotto), ma la miscellanea di generi e toni è pesantemente sgraziata, per colpa sia di un’impostazione editoriale alquanto pavida (il grottesco rimane col freno a mano tirato) che di un copione che non esplora nessuna delle innumerevoli direzioni – anche buone – che suggerisce a mano a mano, dalla bromance di matrice “organica” fra i due sfigati in conflitto coi rispettivi padroni alla lotta di classe (a sfondo ecologista) fra poracci battaglieri e ricconi tracotanti… Gli effetti al computer sono più “gommosi” che da body horror (altro che David Cronenberg…), il che pregiudica l’esistenza di una benché minima angoscia da infezione (eppure parliamo di un film con protagonista un parassita)… In parole povere, l’universo marchiato Sony e creato apposta per “mungere” le properties fumettistiche Marvel attorno a Spider-Man nasce già con una sola gamba (e anche quella è piuttosto atrofizzata)…
Proverò io stesso a barcamenarmi fra questi dubbi nel video con la recensione del primo “VENOM”, datato 2018!
Se vi va, potete ascoltare il mio parere (completo di voto) su un sacco di film vecchi e nuovi, cult e titoli del momento, capolavori e schifezze (e chicche sconosciute) sul mio canale YouTube, L’umile CINEanalista
Simone Trevisiol