“Piede Amaro” era il personaggio nel seguito dei Soliti Ignoti e io ancora rido… Nino Manfredi oggi compie 100 anni. Personaggi come lui non passano mai, vivono per sempre, sono e rimangono fonte di ispirazione, personalmente è poi l’attore che avrei sempre voluto essere, anzi probabilmente è il motivo per cui un vorrei essere un attore.
Guardare i suoi film, capire da dove vieni Manfredi e che bagaglio culturale ed esistenziale si porta dietro. Ascoltare le sue interviste dove mette al centro dell’importanza del suo mestiere, la formazione attoriale, vuole dire quanto meno impegnarsi a cercare di intuire il lavoro che lui ha fatto e che tanti fanno “impropriamente”.
Su Manfredi il teorema dell’attore che ha vissuto e perciò è bravo calza a pennello, la sua vita è stata straordinaria prima di diventare Manfredi e in ogni film, in ogni ruolo, in ogni scena lui quella vita l’ha portata dentro e ha trasformato la tragedia in ironia.
Lo diceva lui, lo confermava Costa che è stato suo maestro il dono di Manfredi era l’insieme di ogni sua particolarità: elegante anche quando toccava le note romane e ciociare, mimicamente fantastico, in grado di rendere delle sceneggiature piatte vere e proprie pellicole al disopra di un livello difficilmente raggiungibile.
Molti sono i film e le scene da citare, gli aneddoti e i racconti sul grande Manfredi, vi suggeriamo la visione del documentario di LA 7 tratto dal programma Atlantide – Manfredi 100. (prima e seconda parte). Ma non solo anche quello di Rai play – In scena Nino Manfredi
Insomma cominciate da questi due documentari e poi magari finirete per vedere tutti i film… ne siamo sicuri
Marco Giavatto